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Domenica 22 Settembre 2013La "strada megalitica", il monte Aiona, il "meteorite" e la fontana del Becio

domenica 22 settembre 2013
ALTA VIA DEI MONTI LIGURI
Nel cuore del Parco Regionale dell’Aveto, percorreremo uno dei sentieri con più emergenze naturalistiche della zona.
Avviatici nelle splendide faggete della foresta demaniale del Penna, risaliremo fra il Monte Cantomoro ed il Monte Nero di Borzonasca, sino a giungere in della splendide praterie di quota. Nelle pozze d’acqua dei prati di Montenero di Borzonasca potremo ammirare delle strane pellicole iridescenti, frutto dell’attività dei “ferrobatteri”. Sul crinale fra la valle dell’Aveto e quella del Torrente Penna, percorreremo la “Strada Megalitica”, un lastricato formato da enormi pietre scabre e tenaci, probabilmente di origine antichissima. Da qui potremo ammirare la Val D’Aveto, che si stende ai nostri piedi, notando le tracce dell’erosione glaciale sui fianchi del Monte Aiona (“circhi glaciali”).
Strani campi di pietre (“rock Glacier”) fiancheggiano il nostro sentiero. Salendo al Monte Aiona (m 1701 s.l.m.), attraverseremo un paesaggio semi-desertico molto suggestivo e, dalla vetta meridionale, potremo, con un po’ di fortuna, osservare il Mar Ligure ed il Golfo del Tigullio.
Ridiscesi dal Monte, giungeremo al verdissimo Prato Mollo (luogo in cui pranzeremo), nei pressi del quale vi è il Rifugio Monte Aiona (per chi volesse un caffè!). Nei pressi del grande prato, troveremo una delle più interessanti formazioni geologiche del nostro Appennino: si tratta della Pietra Borghese, la roccia più antica d’Italia (3,5 miliardi di anni), appartenente al mantello della litosfera terrestre, fatto di peridotite Iherzolitica. L’alto contenuto di magnetite fa deviare l’ago della bussola. L’incredibile formazione rocciosa ha dato vita a diverse leggende: che si tratti di un meteorite, che nella caverna al suo interno viva un enorme serpente, che camminandovi sopra si consumino gli scarponi, ecc. Percossa con un martello, la pietra risuona come una campana, da qui il soprannome di “Pietra Campanara”. Dopo aver goduto di questo spettacolo, potremo riprendere il cammino, attraverso le faggete in prossimità delle Male Prje e del Passo dei Porciletti. Sulla via del ritorno, vicino ad alcune sorgenti, fra cui la Fontana del Beccio, potremo trovare due interessantissime specie di piccole piante carnivore: la Drosera Rotundifolia e la Pinguicola vulgaris, che si cibano di piccoli insetti.
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http://www.trekkingtaroceno.it/calendario/aiona_22-9-13.html